Il Presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli è intervenuto questa mattina in rappresentanza delle imprese piemontesi a Novi Ligure, presso il Museo dei Campionissimi, alla Giunta regionale monotematica sui temi del lavoro convocata dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Nel suo intervento ha dichiarato:
«Il mondo delle imprese piemontesi guarda al nuovo governo regionale con grandi aspettative per la responsabilità che lo attende. In questi anni la nostra regione è stata colpita dalla crisi più duramente delle altre aree dell’Italia settentrionale e la crescita si è fermata mentre altre economie regionali, come il Veneto e l’Emilia Romagna, registravano risultati brillanti e ci superavano nel Pil. Situazioni come quella della Pernigotti sono specchio di questo declino, che ha provocato crisi aziendali e deindustrializzazione, e vanno combattute con un cambio di passo della politica.
Sappiamo che i nostri imprenditori possiedono grandi qualità e abilità per competere: capacità di lavoro, attenzione all’innovazione, propensione a proporsi sui mercati stranieri per farsi conoscere e vendere i propri prodotti. Come Confindustria Piemonte stiamo aiutando le nostre imprese anche ad aggiornare i loro modelli organizzativi per diffondere la cultura dell’industria 4.0, grazie al nostro Digital Innovation Hub, e favorire il ricorso a nuovi strumenti finanziari, in modo da contrastare i fenomeni di sottocapitalizzazione e il ricorso all’indebitamento bancario.
Al nuovo governo regionale ribadiamo le proposte che abbiamo inserito nel documento “Il Piemonte verso il futuro”, a partire da un impegno sulla sburocratizzazione per un Piemonte più semplice ed efficiente nel quale una buona burocrazia diventi un’infrastruttura immateriale strategica per lo sviluppo e la crescita. Ma il raggiungimento di buoni livelli occupazionali si ottiene con investimenti sui grandi temi come quello della “scuola, della formazione e dei giovani”, formando tecnici preparati ai nuovi modi di lavorare e ampliando il numero di allievi degli ITS, che ci vede in rapporto ancora sfavorevole rispetto alla Germania di 1 a 100. Occorre poi concentrarsi su “Territorio e infrastrutture”, completando i corridoi strategici, e intervenendo sulla rete stradale come sulla realizzazione della banda ultralarga. Infine un’attenzione alla capacità delle imprese piemontesi di competere nel mondo, grazie anche a un aumento dei fondi pubblici destinati a ricerca e innovazione e a un nuovo modello per i Poli di Innovazione».